Il nome Pasqua deriva dal latino pàscha, ma il significato del termine si spiega andando ancora più indietro nel tempo. E, per concludere, alcune curiosità legate alle Pasqua: l’uovo al cioccolato, ma prima ancora quello sodo col guscio colorato, è forse il simbolo principale della Pasqua. Già i Persiani festeggiavano la primavera scambiandosi uova di gallina. La Pasqua fece suo il simbolo dell’uovo primaverile, unendo al significato della natura che torna a fiorire quello della fecondità divina per una vita che si rinnova continuamente. Curioso poi il significato della “gita fuori porta o fuori alle mura” del giorno di termine Pasquetta. In realtà andare a fare una gita il lunedì dell’Angelo ricorda l’apparizione di Gesù risorto ai due discepoli in cammino verso il villaggio di Emmaus, a pochi chilometri da Gerusalemme. Per questo motivo ancora oggi si compie una “passeggiata fuori le mura” e, ai giorni nostri, anche oltre…
Pàscha, deriva a sua volta dall’ebraico pesah, ovvero “passaggio”, perché per gli Ebrei la Pasqua è la festa che ricorda la liberazione dalla schiavitù d’Egitto con il passaggio del mar Rosso, le cui acque si ritirarono al cospetto di Mosè. Nel Nuovo Testamento si narra che Gesù fu crocifisso alla vigilia della ricorrenza ebraica, quindi la resurrezione di Gesù divenne la Pasqua cristiana, preceduta da un periodo di penitenza - la Quaresima - che dura 40 giorni e va dal mercoledì delle Ceneri al Sabato Santo, cioè il sabato prima di Pasqua. La Pasqua è una delle poche ricorrenze senza data fissa.
Il concilio di Nicea del 325 d.C. stabilì che dovesse essere celebrata la prima domenica dopo la luna piena seguente l’equinozio di primavera. A questo proposito vi lascio il link al video sul mio canale YouTube dove, tra le altre cose, spiego come si calcola la Pasqua:
L’uovo, come simbolo di vita e rigenerazione, è sempre esistito fin dai tempi più antichi.
I Romani sotterravano nei campi un uovo dipinto di rosso, per augurare fertilità al raccolto.

