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COME STA IL JAMES WEBB TELESCOPE?

2022-06-02 10:30

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Astronomia, astronomia, jwst, telescopio spaziale,

COME STA IL JAMES WEBB TELESCOPE?

A che punto è il JWST? un aggiornamento sulla situazione del telescopio spaziale che rivoluzionerà le nostre conoscenze di cosmologia.

Siamo abituati a dimenticarci in fretta delle cose. Dopo l’entusiasmo iniziale per il lancio del JWST, a parte gli appassionati che continuano a seguirne gli sviluppi, si è perso l’interesse da parte dei media ed oggi nessuno più ne parla.


A che punto è  il JWST? Quando diventerà operativo? Quando i primi attesi risultati?


A parte il lancio, la sua avventura è iniziata ufficialmente lo scorso 24 gennaio, con il raggiungimento del  Punto Lagrangiano L2 a 1,5 milioni di Km dalla Terra. Durante il viaggio ha compiuto numerose operazioni di “messa in opera” ed è attualmente impegnato a  raffreddare i suoi  strumenti operativi a temperature vicine allo zero assoluto. Per poter essere operativo, non basta allineare  gli specchi ma serve portare gli strumenti  alla giusta temperatura di utilizzo.


Ad esempio, lo strumento MIRI (Mid-Infrared Instrument), dovrà operare nell’infrarosso, per permetterci di studiare oggetti e regioni dello spazio oscurate dai gas e dalle polveri nello spettro visibile. Le nubi molecolari, i dischi protoplanetari, e i nuclei di galassie attive sono tra questi tipi di oggetti (molto più freddi rispetto alle temperature stellari) che emettono radiazioni prevalentemente nell'infrarosso. Per evitare che MIRI venga “disturbato” da altre fonti bisogna portarlo a temperature prossime allo Zero Assoluto ( -273,15°C), dove la radiazione è idealmente assente.


Il 7 aprile la NASA ha annunciato che MIRI ha raggiunto finalmente la sua temperatura operativa, che equivale a "soli" 7 gravi Kelvin, cioè -266°C.


Per ottenere questo risultato è stato utilizzato un  criorefrigeratore che porterà anche altri strumenti intorno ai 40 Kelvin, in modo da poter finalmente  iniziare le prime osservazioni spaziali dell’innovativo telescopio spaziale.


Ma non solo nell’infrarosso opererà il JWST! Le sue osservazioni spazieranno su più fronti, grazie ai diversi strumenti progettati e dedicati allo studio di lunghezze d'onda differenti. In particolare saranno approfonditi gli studi sull’origine e sulla struttura dell’Universo; sull’origine e sull’evoluzione delle prime galassie; sulla nascita e la formazione delle prime stelle e pianeti; sull’evoluzione dei sistemi planetari e la ricerca di tracce di vita.


Il JWST è quasi pronto e tra un paio di mesi inizierà il suo lavoro.


E teniamoci pronti anche noi: una nuova era della ricerca cosmologica sta per iniziare...



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